Stelle di marzo di Ingeborg Bachmann

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Ancora la semina è lontana. Si vedono

terreni inzuppati di pioggia e stelle di marzo.

Nella formula di pensieri infecondi

si configura l’universo seguendo l’esempio

della luce, che non sfiora la neve.

Sotto la neve ci sarà anche polvere

e, non disfatto, il futuro nutrimento

della polvere. Oh il vento che si leva!

Altri aratri dirompono l’oscurità.

Le giornate tendono a farsi più lunghe.

Nelle lunghe giornate, non richiesti,

veniamo seminati entro quei solchi storti

e diritti, e si eclissano stelle. Nei campi

prosperiamo o ci corrompiamo a caso,

docili alla pioggia, e infine anche alla luce.

Ingeborg Bachmann, Stelle di marzo, Poesie, A cura di Maria Teresa Mandalari, Ugo Guanda Editore, 2014

Sono felice di ospitare nel mio Blog e tra i miei pensieri, questa scrittrice e poetessa nata in Austria e morta nel 1973 a Roma. Una scrittrice che per me ha un potere d’ispirazione molto grande. La ospito perché vorrei che molte e molti la conoscessero. La ospito perché siamo ancora a marzo, un marzo che ci appare molto più lungo del solito. Questo marzo del 2020 in cui ci sentiamo seminati entro quei solchi storti e diritti, un tempo in cui si eclissano stelle. Oggi, 26 di marzo, vorrei ricordare che, nonostante tutto, le giornate tendono a farsi più lunghe.

Crediti fotografici: Pexels

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