ANTONIETTA
POTENTE


"La fede non serve per essere arroganti di fronte a quelli che non l'hanno o che l'hanno in altro modo, ma serve "per entrare dentro" e scoprire che la vita ha dimensioni più profonde di quelle che possiamo percepire superficialmente."

Nata in Liguria dove è vissuta per tanti anni a pochi metri dal mare. È il mare una delle sue prime ispirazioni che ama, non per attraversarlo ma per starci dentro. In una prima svolta esistenziale della sua vita decide di cercare un cammino che dia da bere al suo spirito e lo trova nella scia della spiritualità domenicana. Così, fino ad oggi, condivide la sua vita con altre donne che prima e dopo di lei hanno seguito questa stessa spiritualità (Suore Domenicane Unione di San Tommaso D'Aquino).

Alla sua ricerca ha contribuito anche il percorso di studio che l’ha portata a conseguire il dottorato in teologia morale. In Italia ha insegnato all’Università Pontificia “Angelicum” e a Firenze nella Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. In un successivo salto esistenziale, ha lasciato l’Italia e si è recata in America Latina.

Ha vissuto in Bolivia per quasi vent’anni. Quei luoghi sono diventati per lei un’intensa ispirazione. Passata da una periferia del tropico a una valle altiplanica, per vivere ha continuato a insegnare in differenti università e centri di studio di teologia e di filosofia. Insieme al popolo boliviano ha condiviso la cosiddetta “guerra dell’acqua” e accompagnato il sogno politico per un processo di cambiamento, sfociato in seguito, nel governo indigeno del Presidente Evo Morales. Quella terra dice -mi ha insegnato molte cose-. A causa di un ulteriore salto esistenziale, è tornata in Italia, dove risiede tutt’ora. Oggi vive a Torino con altre compagne di cammino.

Vivendo la quotidianità più assoluta, pensa e scrive. Le fonti principali del suo pensiero sono le Scritture ebraico-cristiane; il pensiero filosofico e teologico sapienziale -soprattutto quello delle donne-, le culture ancestrali, la vita di donne meno note e la realtà più semplice e quotidiana di ogni essere umano e di ogni essere vivente, anche il più piccolo.

Crediti fotografici: Ilaria Maestri & Simone Stanislai