Spalanco ogni porta

Dare a molti e dare utili cose
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“Non conoscendo quando verrà l’alba,

io spalanco ogni porta.

O forse piume avrà come un uccello,

onde come una riva?” (Emily Dickinson)

Per la prima volta nell’emisfero Nord, dopo la Seconda guerra mondiale, che molti di noi hanno solo studiata nei libri di storia o letta negli sguardi dei propri genitori, o dei nonni, siamo in un tempo sospeso. Per la prima volta noi donne e uomini di questa parte di mondo che a volte identifichiamo appunto con il Nord e culturalmente con la tradizione occidentale, sperimentiamo cosa significa non sapere quando l’alba verrà.

Tante donne e uomini, da molto tempo, più con i corpi che con le parole, ci raccontavano come era faticoso vivere in mezzo al dolore. Vedere le proprie città distrutte e deserte; non potere studiare, sentirsi indifesi nella malattia, violentati nel proprio corpo; perdere la vita dei propri amici e familiari; perdere la casa, il lavoro. Da tanto tempo ce lo dicevano e da tanto tempo sapevamo che i nostri Paesi erano complici di guerre lontane ma anche di ingiustizie assai vicine che oggi emergono chiaramente alla luce. Complici di milioni di profughi alla deriva; complici di morti in mare. Ma non ci siamo mai preoccupati del sorgere della luce su buoni e cattivi, cosa di cui, invece, si preoccupa Dio come narrano le Scritture (cfr. Mt 5,45). Ed è qui che dovremmo risvegliare l’alba, anche senza sapere quando verrà. Ora dovremmo renderci conto che il mondo con i suoi sistemi sociopolitici, era già malato da molto tempo e girava attorno all’asse dell’egocentrismo del Nord, rappresentato dall’ingombrante potere, sia effettivo che simbolico e culturale, di pochi maschi. Potere che si erge sempre come un pericolo sui nostri stati. Un Nord che per essere più ricco, fabbrica ed esporta armi, mentre obbliga molti dei suoi propri figli a “vendersi per un paio di sandali”, come direbbe il profeta Amos (cfr. Am 8,4-7). Un Nord che compra e vende le risorse naturali che appartengono ad altri paesi. Sfrutta manodopera, coltiva sentimenti razzisti e omofobi; ignora o sommerge le culture che non assomigliano alla propria e spoglia il pianeta della sua bellezza avvelenandolo. Perché il mondo del Nord vive di bisogni e si è dimenticato dei desideri infiniti. “Non conoscendo quando verrà l’alba, io spalanco ogni porta”, scriveva Emily Dickinson. A me interessa l’alba di altre donne e di altri uomini, grandi e piccoli, bambine e bambini; di animali, di piante, di mari e fiumi. Percepisco che è possibile cercare un percorso giusto che ci permetta di aprire ogni porta.

Crediti fotografici: Foto di Sasin Tipchai da Pixabay

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